본 연구의 주요 테마인 아리오스토는 ‘페미니즘’이 여성운동을 칭하는 사상 용어로 등장하기 훨씬 전인 1500년대 초에 활동했던 이탈리아 작가이다. 중세에서 근대로의 과도기를 살아가던 대부분의 유럽 작가들은 여성에 대한 빈약한 이해와 편협한 사고로부터 완전히 벗어나지 못한 채, 여전히 자신의 작품 속에 반여성주의적 시선을 담아내고 있다. 하지만 개중에는 오랜 세월에 걸쳐 경시되고 배제되고 억압받아온 여성의 존재와 그 위치에 대해 조금은 다른 시선으로 바라보기 시작한 지식인들도 분명히 존재했었다. 다시 말해서 페미니즘이라는 용어와 개념이 등장하기에 앞서, 집필 활동을 통해 이미 페미니즘 사상을 실천했던 페미니스트들이 존재했었다는 것이다. 물론 이 짧은 글을 통해 아리오스토가 페미니즘 등장 이전에 이미 존재했었던 페미니스트였음을 주장하려고 하는 것은 아니다. 단지 시대보다 조금 앞서 있었던 그의 여성관을 이해하고자 한다. 그의 대표작 『광란의 오를란도l’Orlando furioso』에는 작가의 여성관을 반영해주는 대목들이 곳곳에 등장하는데, 그 중에는 당시 남성들의 전형적인 정서였던 여성혐오주의적 시각이 반영된 장면도 있지만, 여성 차별에 대한 기존의 고루한 시선에 이의를 제기하는 반대의 목소리 역시 공존한다. 본고에서는 그의 작품 곳곳에서 발견되는 다양한 근거들을 통해 이처럼 여성혐오주의와 그에 대립하는 새로운 경향 사이에 위치하고 있었던 아리오스토의 여성관에 대해 고찰해 보고자 한다.
In questo articolo viene trattato il punto di vista di Ariosto sulle donne, che nel secolo XVI cantava nella sua opera, l’Orlando Furioso, le storie cavalleresche del secolo IX. Il periodo rinascimentale è stato contrassegnato da significativi cambiamenti nei campi della cultura, del cattolicesimo, e della politica, ma la vita delle donne era ancora molto sterile a causa di discriminazioni e restrizioni dell’opportunità educativa e nella vita sociale. Infatti, per effetto di una cultura cattolica consolidata e protrattasi a lungo, i sentimenti misogini e discriminatori verso le donne si erano radicati nella mentalità della gente e non sarebbero svaniti facilmente; e persino gli intellettuali coevi di Ariosto avevano un’idea inesatta e conservatrice riguardo alle donne, non arrivando fino in fondo a coglierne l’essenza. Ma tra questi, come sempre accade, c’era qualcuno che avendo un pensiero diverso agiva in modo differente, ed è grazie a queste eccezioni che il mondo è gradualmente cambiato. Con questo mio saggio vorrei pertanto dimostrare come anche Ariosto, notevole autore del Rinascimento italiano sia stato un intellettuale con un’idea e una visione moderne riguardo alla figura della donna. Con questo, non intendo certamente insinuare che egli sarebbe stato un femminista ante litteram, perché neanche lui poteva sottrarsi completamente all’idea misogina diffusa in quel periodo. Ma, più ragionevolmente, aveva una visione negativa del sessismo, visto più che altro come il risultato irrazionale della differenza tra I sessi, scaturito dall’essenzialismo biologico e dall’eccessiva fiducia nella religione; ciononostante anch’egli esprimeva improvvisamente il sentimento del suo tempo, necessariamente insito in lui, ogni volta che, affrontando un problema sentimentale, perdeva la ragione.
Tuttavia Ariosto, tramite una scrittura che parla direttamente al pubblico (ovvero ai lettori), come un oratore consolava le donne, le lodava, e sollecitava a un cambiamento nel modo di trattare le donne. Cioé, all’interno di un sistema sociale che estrometteva le donne dall’educazione e dalle attività sociali a causa dei pregiudizi, Ariosto lodava l’ingegno e la capacità delle donne, che fino a quel momento per forza erano rimasti nascosti o erano stati sottovalutati, rivendicandone merito e valore. Inoltre, l’autore era contrario alle istituzioni crudeli e inumane, frutto di pregiudizi e di malintesi sulla natura della donna, e proclamava la necessità di considerare la donna in quanto essere umano, in funzione della sua natura, piuttosto che membro della società, in funzione del suo ruolo e delle sue capacità. In tal modo Ariosto insisteva sul concetto secondo il quale la differenza tra i sessi biologici determina soltanto una diversità esteriore, ma non può essere assunta come discriminante per valutare il valore umano. In definitiva il punto di vista di Ariosto sulle donne, riflettendo bene il periodo di transizione tra Medioevo ed epoca moderna, in cui l’autore viveva, si troverebbe dunque tra femminismo e misoginia. È certo che il pensiero del nostro autore era più orientato verso il primo.